09 settembre 2007

Superba interpretazione di Antonella Ruggiero per i 110 anni della Cassa Rurale

 

CAVEDINE – E’ stato certamente l’avvenimento più importante e significativo mai realizzato nella Valle dei Laghi. Il ritrovo di oltre 2000 soci per festeggiare il 110° anniversario della fondazione della Cassa Rurale di Cavedine (oggi «Cassa Rurale della Valle dei Laghi»), e per lo spettacolo musicale proposto dalla meravigliosa voce di Antonella Ruggiero. Un intrattenimento accompagnato dalle voci dei cori alpini «Valle dei Laghi» di Padergnone e «S. Ilario» di Rovereto, idealmente abbracciati all’artista genovese, già “vocalist” del gruppo dei «Matia Bazar». Una giornata ricca di avvenimenti, ritrovi e tanti “te ricordet?”. Una festa popolare, con tante famiglie, giovani e anziani appassionati del bel canto. All’aria aperta, al sole, in uno spazio scenico naturale di prim’ordine. L’ampio prato in località Gaggio, poco sopra il paese, circondato da un bosco che è stato la migliore cassa di risonanza delle note musicali e dei timbri vocali. E lei, Antonella, come affettuosamente è chiamata in valle, protagonista assoluta con i suoi amici coristi. 57 affiatatissimi elementi. Primi cori alpini a salire sul palcoscenico del «Festival della Canzone Italiana» a San Remo, in occasione della 57ª edizione la più famosa rassegna musicale nazionale. Oggi nuovamente assieme a Cavedine, per proporre lo struggente brano di Antonella Ruggiero «Canzone fra le guerre». Senza alcun dubbio la canzone più attesa, dall’alto significato umano, e dunque la più applaudita di tutto il concerto. Non meno applausi, comunque, anche per gli altri brani, tra cui la «Montanara», «Quel mazzolin di fiori», «Echi d’infinito», «La Valsugana». Ma quest’anniversario, come ha ben rilevato il presidente dell’istituto di credito cooperativo Elio Pisoni, non è stato solo musica e divertimento, ma anche un modo per ricordare i padri fondatori della cassa rurale e lo spirito della cooperazione trentina. La giornata è trascorsa tranquilla, nonostante il grande afflusso di gente (al concerto oltre 3000 persone), e gli inevitabili problemi alla viabilità nonostante un efficiente servizio bus navetta. Alle 11 la S.Messa al campo celebrata dal parroco don Flavio Girardini, accompagnata dal coro parrocchiale di Brusino «San Rocco», diretto dal maestro Daniele Gober e dall’organista Ivan Girardi. Subito dopo il pranzo ai soci e familiari, preparato dagli alpini del gruppo «Nu.Vol.A.-Valle dei Laghi» ed «Alto Garda e Ledro», coordinati dal capo-nuvola Luigi Pedrini, che ha messo a dura prova la loro proverbiale capacità logistica e organizzativa. Quindi, con ancora con i piatti caldi sulle tavolate, sul palco il comico Mario Cagol meglio conosciuto come «Super Mario», con la graditissima imitazione di «nonna Nunzia». Un ottimo “digestivo” post-rancio alpino, in compagnia dei ritmi del quartetto percussionistico «The Sound of Rhythm Concert». La parte ufficiale ha visto la presenza sul palco di numerose autorità. Tra queste il sindaco del paese ospitante Renzo Travaglia, il presidente della federazione trentina della cooperazione Diego Schelfi, il direttore delle casse centrali rurali Mario Sartori, i rappresentanti politici Franco Panizza, Nerio Giovanazzi, Giorgio Lunelli. Poi, come per incanto, l’arrivo sul palcoscenico dei due cori alpini e Antonella Ruggiero. Accolti da un forte applauso, che hanno messo immediatamente a proprio agio questi artisti, pur abituati al gran pubblico e ai grandi eventi. Una grande emozione, visibilissima, soprattutto dai coristi «Valle dei Laghi», che hanno sempre mantenuto sin dall’inizio della loro attività un forte legame con la propria terra, e di cui s’è fatto interprete il maestro Paolo Chiusole, anche in nome dell’altro maestro del coro roveretano Antonio Pileggi. Un ringraziamento speciale, sottolineato dal pubblico da un energico applauso, ai tanti volontari che hanno collaborato per rendere possibile questo heppening di fine estate, in sinergia con tutto il personale dipendente della cassa rurale. Gran lavoro anche per le forze dell’ordine, per garantire sicurezza e tranquillità. Un ritrovo che resterà certamente negli annali della valle, forse mai più ripetibile, ma come ha detto un anziano socio interpellato al riguardo “mai dire mai”.

Roberto Franceschini